Scegliere la centrale aspirante

Scegliere la centrale aspirante

L'offerta di mercato oggi è talmente vasta che spesso risulta difficile orientarsi alla scelta del prodotto giusto per completare il tuo impianto di aspirapolvere centralizzato.
In questa sezione, troverai cosa tenere necessariamente in considerazione per fare la scelta più corretta possibile.
Le descrizioni qui contenute vogliono essere principalmente informative, a volte per forza declinate nel tecnico, per dare all'utente il quadro più ampio possibile.
Per tua facilità e comodità, nel nostro sito troverai tutte le schede tecniche e le variabili di configurazione possibile per ogni modello direttamente alla scheda prodotto.
Potrai così adattarla alle tue esigenze personalizzandola a piacere.

Dunque la prima domanda è quasi ovvia: quali fattori devo considerare per scegliere la centrale aspirante giusta?

Primo fattore di grande importanza: sceglie una centrale proporzionata al numero di prese

Il primo fattore da considerare è prettamente tecnico: la centrale deve esser proporzionata al numero di prese allocate nell'edificio.
A quel punto, in base al numero di prese, è possibile decidere il tipo di centrale che si vuole installare (a parete o a incasso, se è già stata predisposta la nicchia).
Generalmente, le centrali aspiranti a incasso non riescono a gestire più di 8-10 prese aspiranti e questo va considerato.
Normalmente questo parametro è rispettato in fase di progettazione.
In ultimo subentra il gusto e le scelte personali; decidere se acquistarla con o senza elettronica di gestione a bordo oppure configurare in fase d'acquisto la centrale con sistemi filtranti diversi e/o accessori personalizzati.

Approfondiamo:

Dunque, come detto, il primo fattore da considerare prima di acquistare una centrale è quanti punti presa sono dislocati all'interno del vostro edificio e a quale distanza uno dall'altro.
Per un primo riferimento, in genere nella scheda tecnica della centrale aspirante è specificato quante prese indicativamente può coprire.
Una centrale già in versione base, oggi riesce a servire un buon numero di punti presa.
Tuttavia, rimane un riferimento relativo; infatti in base a chi e come ha progettato l'impianto, in alcuni casi i punti presa potrebbero essere molti e parecchio ravvicinati su unico piano, altre volte capitano situazioni in cui ci sono un numero ridotto di punti presa ma distribuiti su più piani.
Vero è che, una volta sottovuoto, l'impianto ha una aspirazione uniforme anche a grandi distanze con perdite di carico minime, pur che sia stato installato a regola d'arte!
Ma questo non sempre è dato a sapere!
In genere qualunque impianto installato in un unico piano, se assemblato senza errori, non necessita di potenze particolari.
Ma un fattore peggiorativo da tenere in considerazione è senz'altro dover servire più piani insieme e/o come qualche volta accade, se la centrale è posizionata in soffitta anziché ai piani bassi: è tutta un'altra storia.
Dunque gli sbalzi in verticale vanno considerati e occorre scegliere qualcosa di più prestazionale del modello base.

Un secondo fattore di grande importanza: valutare le tempistiche d'uso continuativo

La potenza aspirante si misura in airwatts ed è un parametro da tenere sempre presente, ma non in termini assoluti, in quanto indica solamente la potenza massima sviluppata in aspirazione (la potenza sfruttabile, in parole povere).
Nel centralizzato non è la potenza bruta il fattore decisivo.
Ci sono in gioco i volumi, i moti ciclonici e fattori che normalmente non vengono considerati quando si va in un negozio a scegliere un prodotto qualsiasi.
Certamente un parametro più realistico da tenere presente è quanto uso se ne fa del prodotto relazionato alla superficie da coprire.
Infatti, una centrale installata in una seconda casa, aperta magari stagionalmente, ha un uso diverso da una abitazione principale dove magari si utilizza ogni giorno.
Inoltre quand'anche l'uso quotidiano sia ridotto semplicemente per una questione di superficie da pulire (es. piccolo appartamento) è logico che un modello base possa già bastare di per se; è invece illogico installare lo stesso prodotto per coprire grandi superfici che richiederebbero un tempo di pulizia logicamente molto più lungo.
Una volta stabilito che uso se ne farà dell'impianto, a quel punto puoi scegliere la centrale basandoti sul tipo di gruppo motore installato a bordo e adatto a soddisfare le tue necessità.
Più tecnicamente, indice di prestazioni e più propriamente affidabilità è il numero di stadi del gruppo motore da considerare nella scelta della centrale giusta.
Questo vale per centrali di qualsiasi marca.

Il gruppo motore di tipo Thru-flow: è un motore monostadio che viene installato generalmente nei modelli base e più economici. Eroga una forte aspirazione, al pari di centrali più prestazionali, ma questa potenza la ricava da un numero maggiore di giri motore. In pratica, a parità di potenza, il regime di rotazione è almeno il 50% più alto.
Questo ovviamente significa una usura delle parti più precoce e comunque una curva prestazionale inversamente proporzionale al tempo di utilizzo.
Non sono motori concepiti per lavorare 3-4 ore continuativamente, ovvero il tempo necessario a pulire grandi superfici.

Il gruppo motore tipo By pass o laterale, Bistadio – Tristadio: sono motori dalle dimensioni sempre maggiori, e capaci di sviluppare un vuoto d'aria sempre più consistente.
Variano in altezza e a volte in diametro, hanno differenti passi delle palette turbina e sono capaci secondo la tipologia crescente di generare una maggior forza aspirante con un numero di giri di rotazione inferiore.
Bistadio e Tristadio sono adatti a superfici sempre più grandi.
Sfruttando un moto ciclonico ben calcolato (ossia installati in centrali aspiranti ben proporzionate) hanno una resa oraria eccezionale con una diminuzione dei consumi elettrici e massima efficienza anche dopo ore e ore di uso continuativo.
Ecco se vuoi avere una idea di paragone, tra un mono e bi-tristadio, in termini automobilistici è un po come avere un turbo sul motore a benzina e uno sul diesel.
A parità di cilindrata, uno fa i 150 km/h a 7000 giri, l'altro li fa a 3500.
Ovviamente durata e affidabilità sono diversi.
Decisive sono le aspettative d'utilizzo.
A questo punto, hai tutti gli elementi tecnici per prendere una decisione e fare una scelta consapevole, ma potrebbero tornarti utili anche i dettagli qui sotto.

Quali sono le principali differenze tra i vari tipi di centrali aspiranti?

Le centrali a incasso richiedono ingombri minimi, si possono installare ove è stata predisposta già in fase di configurazione dell'impianto la relativa scatola contenitiva a filo intonaco.
Se desiderato, si possono anche semplicemente installare dentro un mobile, come si fa per una caldaia, per esempio.
Sono centrali di buona potenza, discrete e anche esteticamente presentabili.
Sono equipaggiate di cartuccia filtrante (di tipo Hepa o poliestere e sacco di raccolta direttamente all'interno).
L'uso di queste centrali è consigliato per piccolissimi appartamenti mono e bilocali dove in genere lo spazio è limitato e si vuole avere il meglio senza rinunciare al comfort.
Le centrali da appendere a parete, sono invece quelle tradizionali, il prodotto evergreen.
Non hanno bisogno di presentazione, ce n'è per tutti i gusti, per potenza, gestione, tipologia di filtro, silenziosità.
Generalmente l'altezza massima si aggira attorno ai 100 cm per un diametro di 35 cm, vanno appese a parete e nella parte inferiore insiste un secchio di raccolta sganciabile per poter svuotare lo sporco e avere accesso al filtro, che può essere autopulente oppure no.
Le centrali autoportanti sono appoggiate a terra su una struttura propria e adatte a chi deve coprire superfici molto molto ampie, fino 1000mq.
Sono centrali con 2 motori a bordo in grado di sviluppare potenze di lavoro per due operatori contemporaneamente, a patto che l'impianto sia già stato predisposto per questo tipo di operatività.
Vanno allocate dentro un locale servizi o in sala macchine. L'enorme secchio di raccolta dilata i tempi di manutenzione fino a quasi dimenticarsene.

Con o senza elettronica? L'eterno dilemma...

Spesso si legge in giro che l'elettronica è solo una complicazione, che si guasta spesso e causa di problemi.
In realtà l'elettronica è un ausilio alle componenti principali e non un ostacolo.
Quello che conta è avere una gestione semplice e intuitiva, basata sulla logica della semplicità tanto da non richiedere la consultazioni di manuali.
In realtà l'elettronica serve anche a ridurre i tempi di assistenza (quand'anche dovessero verificarsi guasti a qualche componente) e a velocizzare il lavoro di riparazione perché è lei stessa a dire dove intervenire.
Rinuncereste al forno a microonde solo perché è gestito elettronicamente?
Tornereste al tubo catodico solo perché falsamente più affidabile?
Lascereste il vostro IPhone per tornare al telefono con filo?
Elettronica a bordo non solo significa migliorare performance e migliore gestione dei consumi, ma significa risparmio energetico e indicazioni precise di quando effettuare le banali operazioni di pulizia filtri, tanto indispensabili ad allungare la vita del prodotto stesso.
Questo anche nelle centrali di primo prezzo, dove un semplice accorgimento come il soft-start evita di stressare il tuo impianto elettrico con assorbimenti di picco esagerati in fase di spunto e salvaguardando la tua bolletta.
La nostra esperienza ci ha dimostrato alcune realtà poco note: il primo è che i guasti si verificano principalmente per incuria.
Il secondo è che questi guasti nel 99% dei casi non sono dovuti all'elettronica o a un suo malfunzionamento.

Quello che noi possiamo offrirvi per garantirvi la migliore esperienza possibile è un impegno straordinario: 84 mesi di garanzia senza estensioni a pagamento, continuità e reperibilità delle componenti di maggiore usura e anche componenti principali; tutte reperibili sul nostro sito per voi.
Una tranquillità senza mezze misure e di lungo periodo.
Se vuoi saperne di più visita l'area assistenza tecnica all'interno del nostro sito.
Se invece ti interessa approfondire alcune carattistiche tecniche specifiche che sembrano quasi scontate ma che in realtà quasi nessuno offre, allora dai un'occhiata ai vantaggi di un impianto Enke

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